Irsutismo

L’irsutismo è la crescita eccessiva di peli in zone tipicamente maschili come viso, petto, addome inferiore, dorso, cosce.
L’irsutismo è una condizione clinica che si riscontra frequentemente e che riflette, generalmente, un disordine metabolico e ormonale (vi è un disequilibrio tra androgeni ed estrogeni), molto spesso legati all’alimentazione e al peso corporeo. L’obesità non è solo una questione estetica, ma ha un impatto sugli ormoni, favorendo la produzione eccessiva di androgeni (ormoni maschili, per disturbi ovarici o surrenalici). Quando i livelli di androgeni aumentano, i follicoli piliferi rispondono con una crescita eccessiva di peli in aree indesiderate.
Tra le principali cause troviamo la sindrome dell’ovaio policistico, obesità, iperinsulinismo, iperprolattinemia, resistenza insulinica, bassi livelli di SHBG.
Nelle forme più gravi vi è una virilizzazione con modifiche del timbro della voce, alopecia androgenetica grave e ipertrofia muscolare.
L’irsutismo da eccesso di androgeni si accompagna ad altre manifestazioni come acne, pelle grassa, ciclo irregolare, alopecia androgenetica.

Fattori Metabolici e Ormonali Coinvolti e loro effetto sull’Irsutismo
• Insulino-resistenza > aumenta la produzione ovarica di androgeni.
• Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS)> Causa squilibri ormonali con elevati livelli di testosterone.
• Eccesso di insulina> Stimola l’attività delle ovaie e delle ghiandole surrenali, aumentando il testosterone.
• Infiammazione cronica da alimentazione scorretta >Contribuisce allo squilibrio ormonale e alla crescita anomala dei peli.
• Bassi livelli di SHBG (Globulina legante gli ormoni sessuali) >rendono gli androgeni più attivi nel corpo.

Quali Esami Fare per Capire le Cause?
Se sospetti che il tuo irsutismo sia legato a un problema metabolico o ormonale, questi esami possono aiutarti a fare chiarezza:

• Testosterone libero e totale: misura i livelli di androgeni.
• DHEA-S : controlla la produzione di androgeni surrenalici.
• SHBG (Globulina Legante gli Ormoni Sessuali):se bassa, significa più testosterone libero.
• Insulina e glicemia: indicano la presenza di insulino-resistenza.
• Curva glicemica e insulinemica: per valutare la risposta dell’organismo agli zuccheri.
• Cortisolo: esamina il ruolo dello stress.
• TSH, FT3, FT4: per escludere problemi tiroidei.

Soluzioni Dieto- terapiche: Come Agire sull’Alimentazione per Ridurre l’Irsutismo?
💡 Strategie Nutrizionali Efficaci
• Riduci i carboidrati raffinati: pane bianco, pasta, dolci e zuccheri semplici aumentano la resistenza insulinica.
• Prediligi carboidrati complessi: cereali integrali, legumi e verdure. Segui una dieta a basso indice glicemico.
• Aumenta le proteine sane: pesce, uova, carni bianche e legumi aiutano a regolare la glicemia.
• Scegli grassi buoni ogni giorno: olio extravergine d’oliva, avocado, frutta secca, semi oleosi.
• Riduci i latticini e i prodotti ultra-processati, che possono stimolare la produzione di androgeni.
• L’idratazione è fondamentale per depurare l’organismo
• Assumi ogni giorno fibre: aiuta il metabolismo e l’equilibrio ormonale.
💊 Integrazione Utile
• Mio-inositolo: migliora la sensibilità insulinica, utile nella PCOS.
• Zinco: riduce l’attività dell’enzima che converte il testosterone in DHT (responsabile della crescita eccessiva di peli).
• Vitamina D: supporta il metabolismo ormonale.
• Spezie antinfiammatorie: curcuma e cannella possono aiutare nella gestione della glicemia.
🧘‍♀️ Stile di Vita e Attività Fisica
• Esercizio fisico regolare: migliora la sensibilità insulinica e aiuta il corpo a riequilibrare gli ormoni.
• Gestione dello stress: lo stress aumenta il cortisolo, che può contribuire all’iperproduzione di androgeni.
• Sonno di qualità: il riposo regolare aiuta il metabolismo e l’equilibrio ormonale.

L’irsutismo può migliorare con le giuste strategie nutrizionali e uno stile di vita equilibrato. Non sei sola in questo percorso! 💛
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Acanthosis Nigricans

La presenza di queste macchie scure che provi a lavare via strofinando con forza, non è semplicemente una problematica estetica; è spesso un segno di sottostanti problemi di salute. Riconoscere questo segnale precoce può aiutare a prendere misure preventive per gestire e controllare il diabete.
L’Acantosi Nigrans è  una iperpigmentazione che compare tipicamente nelle zone delle pieghe cutanee: ascelle, inguine, collo. Può essere associata a obesità e malattie dismetaboliche-endocrine come l’insulino-resistenza, la sindrome dell’ovaio policistico, diabete di tipo 2, sindrome metabolica.
Questa condizione si verifica in seguito ad un aumento della produzione di cellule cutanee chiamate cheratinociti e una conseguente iperproduzione di melanina, il pigmento responsabile della colorazione della pelle.
Una delle cause più comuni dell’Acantosi Nigricans è la resistenza all’insulina, una condizione in cui le cellule del corpo diventano meno sensibili all’insulina, l’ormone responsabile della regolazione dei livelli di zucchero nel sangue. L’ eccesso di produzione di insulina stimola la crescita delle cellule della pelle, portando all’ispessimento e all’oscuramento caratteristici.
Le strategie di trattamento prevedono il controllo dell’insulino-resistenza e del diabete: mantenere i livelli adeguati di zucchero nel sangue attraverso cambiamenti nella dieta e l’esercizio fisico.
Nelle situazioni in cui è presente l’obesità, la perdita di peso è un obiettivo chiave. Questo può essere realizzato attraverso una combinazione di una dieta equilibrata e attività fisica regolare, entrambe personalizzate alle esigenze individuali.

I trattamenti dermatologici per la cura della pelle includono l’uso di prodotti come creme o unguenti contenenti sostanze esfolianti o cheratolitiche che aiutano a migliorare la texture della pelle e a ridurre l’iperpigmentazione. In alcuni casi, è necessario ricorrere a trattamenti avanzati come peelings chimici o terapia laser per migliorare l’aspetto della pelle colpita.


Il piano dietetico dovrebbe prevedere un’alimentazione a basso indice e basso carico glicemico; la costruzione del piano alimentare non si limita solo alla scelta di specifici alimenti, ma valuta anche gli abbinamenti, che contano moltissimo nel determinare l’impatto del pasto sull’aumento degli zuccheri nel sangue. Le verdure, ricche di fibra, se abbinate al carboidrato, ne riducono l’indice glicemico. Ecco perché è importante assumerle sempre durante il pasto. Aggiungendo anche le proteine, come carne, pesce o legumi si rallenta notevolmente il rilascio di zuccheri nel sangue.
Rivolgersi a una nutrizionista per un piano personalizzato può essere un ottimo punto di partenza per chiunque voglia adottare questo approccio alimentare.
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Dieta Low FODMAP

Gonfiore, crampi e digestione difficile? La dieta Low FODMAP può aiutarti!
Se dopo ogni pasto senti la pancia gonfia come un palloncino, soffri di crampi, aria intestinale o episodi di diarrea/stitichezza alternata, potresti avere una disbiosi intestinale. Una delle strategie più efficaci per riequilibrare l’intestino e ridurre il gonfiore è la dieta Low FODMAP.
🔎 Cos’è la dieta Low FODMAP?
Si tratta di un approccio nutrizionale studiato per ridurre i fermenti intestinali causati da alcuni carboidrati a catena corta, i FODMAP (Fermentabili Oligosaccaridi, Disaccaridi, Monosaccaridi e Polioli). Questi composti si trovano in molti alimenti comuni e possono fermentare nell’intestino, causando gonfiore e dolore.
💡 Come funziona?
✔ FASE 1 – Eliminazione: per 4-6 settimane si riducono i cibi ad alto contenuto di FODMAP (come latticini, legumi, alcune verdure e frutta).
✔ FASE 2 – Reintroduzione: si reinseriscono gradualmente gli alimenti per capire quali sono i responsabili del gonfiore.
✔ FASE 3 – Personalizzazione: si costruisce un piano alimentare equilibrato e su misura, evitando solo i cibi che causano sintomi.
🥦 Cosa puoi mangiare?
Fortunatamente, la dieta Low FODMAP non significa privarsi di tutto! Puoi consumare alimenti come:
✅ Riso, quinoa, patate
✅ Carne, pesce, uova
✅ Verdure a basso contenuto di FODMAP (zucchine, carote, pomodori, spinaci)
✅ Frutta selezionata (fragole, arance, kiwi, uva)
✅ Latte senza lattosio e alternative vegetali


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Ogni intestino è unico, e con un percorso guidato puoi finalmente capire quali alimenti ti fanno stare bene. Prenota una consulenza personalizzata e iniziamo insieme il tuo percorso verso una pancia più leggera e una digestione serena!
Le tisane possono essere un valido supporto per alleviare i sintomi della disbiosi intestinale, ma è fondamentale scegliere le erbe giuste, evitando quelle che possono fermentare o irritare ulteriormente l’intestino.
✅ Tisane consigliate per la disbiosi intestinale
Queste erbe e spezie hanno proprietà digestive, carminative (riducono i gas) e antinfiammatorie:
🌿 Finocchio – Aiuta a ridurre il gonfiore e i crampi, migliorando la digestione.
🌿 Zenzero – Stimola la motilità intestinale e riduce nausea e fermentazione.
🌿 Melissa – Rilassa la muscolatura intestinale e aiuta in caso di colon irritabile.
🌿 Menta piperita – Utile per il rilassamento dell’intestino, ma attenzione se soffri di reflusso gastroesofageo.
🌿 Camomilla – Ha un effetto calmante e antispastico, ideale per gli spasmi intestinali.
❌ Erbe e spezie da evitare o limitare
Alcune piante, pur essendo note per le loro proprietà digestive, possono peggiorare la disbiosi perché fermentano o irritano la mucosa intestinale:
🚫 Liquirizia – Può favorire la ritenzione idrica e alterare il microbiota intestinale.
🚫 Tarassaco – Ha effetti lassativi e può aumentare la fermentazione intestinale.
🚫 Semi di anice e cumino – Possono stimolare troppo la produzione di gas in soggetti sensibili.
🚫 Chiodi di garofano – Irritanti per l’intestino se consumati in grandi quantità.
Se stai seguendo la dieta Low FODMAP, meglio scegliere tisane a base di erbe ben tollerate e senza aggiunta di aromi o dolcificanti artificiali.
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Pancia gonfia ? Scopri le cause e come risolvere il problema

Pancia gonfia e dolorante? Scopri le cause e come risolvere il problema
Ti senti spesso gonfia, con la pancia dura e dolorante, anche dopo pasti leggeri? Non sei sola! Moltissime donne soffrono di gonfiore addominale, ma poche sanno che dietro questo fastidio possono nascondersi diverse cause.

Le principali condizioni che causano il gonfiore addominale:
✔ Dismetabolismi intestinali: un’alterata digestione di alcuni alimenti può causare fermentazione e gas in eccesso.
✔ Intolleranze alimentari: lattosio, glutine o altre sostanze possono creare infiammazione e gonfiore persistente.
✔ SIBO (Sovracrescita Batterica Intestinale): un eccesso di batteri nell’intestino tenue può portare a dolori, aria nella pancia e difficoltà digestive.
✔ Stitichezza cronica: un transito intestinale rallentato contribuisce alla sensazione di pesantezza e tensione addominale.
✔ Stress e squilibri ormonali: il cortisolo alto e gli sbalzi ormonali influenzano la digestione e favoriscono il gonfiore.

🍏 Alimenti consigliati per ridurre il gonfiore:
✅ Verdure cotte e facilmente digeribili (zucchine, carote, finocchi)
✅ Frutta a basso contenuto di zuccheri fermentabili (frutti di bosco, agrumi, kiwi)
✅ Proteine magre (pollo, pesce, uova)
✅ Cereali senza glutine (riso, quinoa, grano saraceno)
✅ Semi di finocchio e zenzero per migliorare la digestione


🚫 Alimenti da limitare:
❌ Legumi e crucifere crude (possono fermentare e causare gas)
❌ Dolcificanti artificiali e bevande gassate
❌ Latte e derivati (se sei intollerante al lattosio)


💊 L’integratore che può aiutarti:
Un integratore a base di lieviti e probiotici può supportare la flora intestinale e migliorare la digestione, riducendo il gonfiore e favorendo un equilibrio intestinale ottimale.
💡 La buona notizia? Puoi migliorare la tua pancia gonfia con il giusto approccio nutrizionale!

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Brucia-grassi che aiutano a perdere peso in modo naturale

Quando si parla di alimenti “bruciagrassi”, si fa riferimento a quei cibi che possono favorire il metabolismo, migliorare la digestione e aiutare il corpo a utilizzare meglio le riserve di grasso. Sebbene nessun alimento da solo possa garantire la perdita di peso, alcuni possono dare una spinta in più se inseriti in una dieta equilibrata.

Se vuoi perdere peso in modo naturale, alcuni alimenti possono diventare tuoi alleati grazie alle loro proprietà brucia-grassi e drenanti. Vediamo insieme quali sono!
Gli alimenti brucia-grassi che stimolano il metabolismo comprendono: proteine magre, spezie, bevande, verdure a foglia verde, agrumi, frutta secca e semi.

Le spezie, alleate del metabolismo :

Le spezie non sono solo un modo per dare più sapore ai piatti senza aggiungere calorie, ma possono anche favorire la digestione, ridurre il gonfiore addominale e stimolare il metabolismo. Alcuni contengono composti bioattivi in ​​grado di aumentare la termogenesi, ossia il consumo di energia da parte del corpo, mentre altre favoriscono il transito intestinale e riducono l’infiammazione.
• Peperoncino: Contiene capsaicina, una sostanza che accelera il metabolismo e aiuta a bruciare calorie più velocemente.
• Cannella: Regola i livelli di zucchero nel sangue e riduce la voglia di dolci, aiutando a controllare l’appetito.
• Zenzero: Favorisce la digestione e ha un effetto termogenico che aiuta a bruciare i grassi in eccesso.
• Curcuma: Ha proprietà antinfiammatorie e aiuta a contrastare l’accumulo di grasso, in particolare nella zona addominale.
• Cacao amaro: Ricco di antiossidanti, stimola il metabolismo e riduce la sensazione di fame nervosa.


Alimenti drenanti per eliminare i liquidi in eccesso e a ridurre la sensazione di gonfiore:
• Cetriolo: Composto principalmente da acqua, è un eccellente diuretico naturale che aiuta a eliminare le tossine.
• Ananas: Contiene bromelina, un enzima che favorisce la digestione e contrasta la ritenzione idrica.
• Arancia: Ricca di vitamina C e acqua, stimola la diuresi e aiuta a mantenere la pelle tonica.


Puoi aggiungere queste spezie ai tuoi piatti, bere infusi a base di zenzero e cannella o gustare una fresca insalata di cetriolo e arancia. Con piccoli cambiamenti quotidiani, puoi migliorare il tuo metabolismo e sentirti più leggero! Inserire questi alimenti nella dieta, insieme a uno stile di vita attivo e un’alimentazione equilibrata, può aiutare a ottimizzare il metabolismo e migliorare la composizione corporea. Tuttavia, è fondamentale seguire un piano personalizzato, adatto alle proprie esigenze e condizioni di salute.


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